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WEIHRAUCH HW 30S SMONTAGGIO E MANUTENZIONE |
| Una guida che descrive passo passo lo smontaggio della Weihrauch HW30S, carabina a molla a canna basculante di libera vendita. Vedremo nel dettaglio il relube di molla e pistone e il semplice intervento di camiciatura della molla, che ha lo scopo di rendere più lineari le reazioni del'arma al momento dello sparo. |
| Vediamo ora come si smonta e quali interventi di manutenzione è possibile effettuare per mantenere le prestazioni della HW 30S costanti nel tempo. Va precisato che, così come viene venduta, la carabina funziona alla perfezione e non necessita di alcun intervento specifico, se non la normale pulizia. Se non avete la manualità, la voglia o gli strumenti necessari per eseguire lo smontaggio dell'arma, potete tranquillamente acquistarla e lasciarla così come è. Tutte le prove che leggete su questo sito sono state ottenute con la carabina in configurazione originale e mai smontata. Questo dimostra che si tratta di un'arma eccellente. Se mai vi dovesse capitare di sparare con la Weihrauch HW 30S, rimarreste sicuramente colpiti dalla perfezione e dalla dolcezza dello sparo. Impensabile sperare di poter apportare miglioramenti significativi ad un'arma già praticamente perfetta. Ritengo che chi afferma che la carabina, sia questa ma anche altre, vada immediatamente smontata per effettuare il relube, in modo da eliminare il grasso messo dalla fabbrica e migliorare le prestazioni, dica un'assurdità. Tutte le carabine che ho posseduto funzionavano molto bene così come le ho acquistate. Oltretutto nessuna di queste funzionava in maniera perfetta come la HW 30S. In caso di problemi alla carabina nuova, è preferibile rivolgersi all'assistenza o all'armeria che ci ha venduto l'arma. In caso non si volesse aspettare i tempi di riparazione, solitamente lunghi, i più intraprendenti preferiranno sicuramente smontare l'arma e ripararla da se, ma questo è un altro discorso. Smontare l'arma ne fa decadere la garanzia, questo è ovvio. Altrettanto ovvio è che smontando la carabina è possibile danneggiarla in maniera grave o irreparabile. Qualche volta capita di sentire di gente che una volta smontata l'arma non è più stata in grado di rimontarla. Smontare la carabina fa parte del divertimento, ma da qui a dire che si tratti di una procedura assolutamente necessaria ce ne passa. Smontate la vostra arma solo se lo volete fare, se vi diverte e vi incuriosisce capire come funziona, e se sapete quello che fate. Ma non fatelo solo perché qualcuno vi ha detto che è necessario. Non prendete subito come vangelo il fatto che dopo lo smontaggio la carabina funzionerà meglio, perché potreste rimanere delusi. Una carabina di marca prestigiosa, come una Weihrauch, funziona già egregiamente, per cui i miglioramenti, ammesso che ci siano, non saranno mai immediatamente valutabili. Maggiore è la confidenza che avete con la vostra arma, e meglio potrete valutare gli eventuali miglioramenti apportati. Scaricate l'esploso delle parti, e fate molte ricerche in rete per capire bene quali difficoltà incontrerete, e di quale attrezzatura avrete bisogno. In caso decideste di apportare degli incrementi di energia, del tutto legittimi nel caso in cui la carabina risultasse un po' spompa dall'uso prolungato, è necessario munirsi di un cronografo balistico per evitare di superare la soglia legale dei 7,5 Joule. In ogni caso, per ripristinare le prestazioni di un'arma usurata è preferibile sostituire molla e guarnizioni con i rispettivi ricambi originali. Aggiungere spessori alla molla è da considerarsi solo un rimedio temporaneo, in attesa di procurarsi il ricambio originale. Finite le doverose premesse, andiamo ad incominciare. |
 Per prima cosa cronografiamo qualche colpo, giusto per poter fare un confronto in seguito. Consiglio, per le prove cronografiche di utilizzare i diabolo H&N match da 0,50 grammi, gli stessi utilizzati per eseguire la bancatura. Quindi separiamo l'ottica dalla carabina. Sgomberiamo il tavolo, e se possibile ricopriamolo con un tappetino. Io ne ho utilizzato uno adatto agli esercizi ginnici. Costa una decina di euro da Decathlon. Un tappetino morbido è anche molto utile ad evitare danni causati da involontarie cadute dei pezzi sul piano di lavoro. Prepariamo anche una superficie, ben lontana dal piano di lavoro, su cui riporre in maniera ordinata i pezzi che via via andremo a smontare. |
 Con un cacciavite a testa a taglio, di dimensioni adeguate separiamo la calciatura della meccanica. Per prima cosa sfiliamo il ponticello svitando le due viti che lo tengono in sede. Quindi rimuoviamo la grossa vite posizionata sotto al calcio. |
 Trattiamo il calcio con un prodotto specifico per il legno, facendo particolare attenzione alle parti che generalmente sono nascoste. Io utilizzo l'ottimo olio per armi "Ballistol", che risulta molto adatto anche al trattamento di legno e mobili. |
 Qualora decidessimo di non proseguire con lo smontaggio, possiamo pulire la meccanica che generalmente rimane nascosta dal calcio, lasciandola leggermente umida di olio per armi. Ancora una volta se usiamo il Ballistol non dovremo preoccuparci della eventuale reazione del legno rispetto all'olio. Se la carabina ha alle spalle diversi anni di utilizzo, con un pennellino spalmiamo un po' di grasso grigio al bisolfuro di molibdeno sulla parti in contatto dello scatto, e leggermente sulla parte visibile di molla e guidamolla. Giusto un velo, mi raccomando, e solo se trovate la molla secca. |
 Se decidiamo di smontare tutto, invece, dovremo sfilare le due spine che tengono il pacchetto di scatto Rekord in sede. Dovremmo avere l'accortezza di sfilare tutte le spine dal lato destro dell'arma e di reinserirle dal lato sinistro. Per avere una indicazione visiva, la parte rossa della sicura deve stare in alto, quando sfiliamo le spine, verso il basso quando le rimettiamo in sede. Prendiamo un piccolo pezzo di legno, per evitare danni, e usiamolo per poggiarci sopra l'arma. Usiamo anche dei panni. Con un cacciaspine da 3 mm e un martello colpiamo la spina, facendo ben attenzione a non rovinare la brunitura. Ho trovato lo smontaggio agevole. Pochi colpi, veramente leggeri, di martello e le spine vengono via facilmente. Sfiliamo prima la spina più vicina alla sicura. Una volta rimossa, possiamo già ruotare lo scatto per estrarre la sicura. Il molti casi lo scatto si muove da solo, non appena rimossa la spina, e la sicura schizza via per effetto della molla. Fate attenzione a non perdere nulla. |
 Nel mio caso, invece, il pacchetto di scatto era molto per incastrato dentro la sua sede, tanto che ho dovuto usare un martellino di gomma per estrarlo. Ricordate la sequenza; la spina piccola va vicino alla sicura. Mettete tutti i pezzi al sicuro. |
 Ecco estratto il pacchetto di scatto "Rekord". Abbiamo già abbondantemente parlato di questo particolare. |
 Dobbiamo sempre avere l'accortezza di mettere i pezzi tolti in maniera ben ordinata. Perdere una vite è più facile di quello che si pensa. |
 Non rimane che svitare la piccola vite che tiene in sede il blocco dell'azione. Il blocco è spinto dalla molla in tensione. Per evitare di fare danni è consigliabile bloccare il tutto inserendo un cacciaspine all'interno di uno dei fori, preferibilmente dentro a quello più vicino alla vite. Se l'arma è una depotenziata, come potete vedere. la tensione è veramente minima, e la vite può essere rimossa semplicemente tenendo il blocco con il pollice. Non sarà così quando lo rimonteremo. Per svitare la vite, ricordate sempre di utilizzare un cacciavite adeguato. Nel mio caso ho sostituito l'inserto dentro la bussola con uno più piccolo. Non abbiate fretta, e utilizzate sempre l'attrezzo più adatto. |
 Possiamo già estrarre il blocco, il guidamolla e la molla. I pezzi sono sporchi di grasso nero. Usiamo un foglio di carta-casa per pulirli, anche in modo grossolano, prima di riporli. NOTA: se ci dedichiamo al tuning, non è necessario ogni volta smontare completamente la carabina, nel tentativo di ricercare la giusta combinazione di elementi. E' sufficiente formarsi qui. Basculando la canna si accede facilmente all'interno del pistone, per aggiungere o togliere elementi. In questa maniera eviteremo ogni volta di rifare il relube. |
 Sempre con martello e cacciaspine, rimuoviamo la spina che tiene in sede la leva di armamento. Anche in questo caso dobbiamo agire dal lato destro dell'arma, sennò picchieremo a vuoto. |
 Per separare la bascula dal cilindro non rimane che rimuovere la grossa vite centrale. Anche in questo caso i lati sono due. Svitiamo prima il dado posto dalla parte destra. Attenti alla rondella elastica. |
 Poi togliamo la vite posta sulla sinistra. Quasi fatto, un po' di attenzione e delicatezza per la prossima fase. |
 Tra culatta e cilindro ci sono i "rasamenti". Rondelle sottilissime, sporcate di grasso nero. Non piegatele, non pulitele neppure, pena la più assoluta disperazione nelle fasi di rimontaggio. Qualcuno, proprio per evitare di toccare i rasamenti, preferisce rimuovere la spina della bascula. |
| Trucco dell'ultima ora |
 Inserendo un filo elettrico al posto delle viti della bascula, eviteremo di dover rimuovere i rasamenti. |
| Durante i miei numerosi esperimenti ho dovuto aprire più volte la carabina. Per evitarmi ogni volta lo strazio di rimettere al loro posto i rasamenti durante la fase di rimontaggio ho escogitato un piccolo trucco. Una volta rimosse le viti della bascula, inserisco nel foro un filo elettrico di circa 30 centimetri e lo annodo all'esterno per evitare che possa togliersi. A questo punto è sufficiente spostare la bascula in avanti quel tanto che basta per sfilare la leva di rinvio dal tubolare del cilindro. Dopodiché si rimette a posto la bascula, si toglie il filo e si riavvita. Il questa maniera sono riuscito a togliere il pistone senza separare la canna dal cilindro, e soprattutto senza sfilare i rasamenti. Per il rimontaggio si agirà alla stessa identica maniera. |
 Calma. Prima di estrarre il pistone dal cilindro, prendete un pennarello indelebile e segnate una riga sulla guarnizione, attraverso le guide. In questa maniera la riposizioneremo in maniera esatta, quando rimonteremo il tutto. |
| Il consiglio dell'esperto: |
"Un consiglio: darei più spiegazioni al motivo di segnare la posizione della guarnizione, molti pensano che sia una cosa da niente invece è molto importante, relazionata alla ortogonalità della testa del cilindro, in oltre consiglia dopo uno smontaggio di caricare e scaricare l'arma lentamente almeno almeno 50 volte per far assumere la posizione originaria alla guarnizione senza sbattere contro il il cielo del cilindro con una posizione diversa a quella originaria." Carlo5 |
 Ecco il pistone estratto dal cilindro. |
 Separiamo la guarnizione dal cilindro, utilizzando un cacciavite a lama. Finito. |
| Tutto è bene quel che finisce bene. Che dire, è stato molto semplice. Rispetto alla faticaccia che ho dovuto fare per aprire la HW 977, smontare la HW 30S è stato di una semplicità commovente. Bene, ora puliamo un po', che ne dite? Le prossime fasi le dovreste conoscere già, ma ripetere non fa mai male. |
 Per la pulizia delle parti in acciaio utilizzate del petrolio bianco, o un solvente. Pulire la canna non è strettamente necessario, visto che potete farlo anche a carabina montata. Diciamo che con la carabina smontata è più comodo, quindi approfittiamone. Pulite con il solvente SOLO LE PARTI IN ACCIAIO. Come vedete mancano il ponticello, le mire (la mia non le ha più), ma soprattutto il blocco dell'azione. Queste parti sono in zama verniciata. Se le pulite con il petrolio diventano opache. Se usate un solvente alla nitro è ancora peggio. Usate il petrolio con moderazione, e utilizzate una bacinella pulita. Passate il petrolio utilizzando un pennello grande, mentre con il manico di un pennello piccolo, passate all'interno del cilindro e del pistone con la carta-casa inumidita sempre di petrolio. Asciugate con la carta casa, o se potete con aria compressa. Aiutatevi con il WD-40, che ha un ottimo potere detergente e rimuove l'umidità. Il WD-40 ha una base leggermente acida, risulta quindi ottimo per le bruniture, ma è preferibile evitare di usarlo in prossimità di parti in gomma. Lo scatto lo potete pulire con il petrolio, e poi asciugarlo con l'aria compressa. Se non avete l'aria compressa, vi sconsiglio il petrolio. Potete semplicemente spruzzarlo con abbondante WD-40 e poi metterlo a bagno di olio per armi o olio Singer. In questa maniera lubrifichiamo tutte le parti interne. Le parti in plastica si possono lavare con acqua e detergente per piatti. Io però non lo faccio mai, perché penso che acqua e carabina non vadano d'accordo. Preferisco usare solo il WD-40 unitamente alla carta-casa e ad un pennellino. Con uno stuzzicadenti potremo eliminare tutto il grasso dalla gola della guarnizione di testa. Anche se il WD-40 è leggermente acido, risulta ottimo per pulire la plastica, a patto di rimuoverlo, assieme allo sporco, con la carta. |
 Il blocco dell'azione, invece, essendo di zama (lega di Zinco, Alluminio e MAgnesio) verniciata va trattato solo con WD-40, passato con uno straccetto. |
 Tutte le parti interne della carabina. |
 Qualche misura. Potrebbe venire utile. Come si può vedere, il pistone presenta un leggero rigonfiamento, ben visibile verso la fine, che lo fa diventare largo quasi quanto l'interno del cilindro. Questo migliora sicuramente lo scorrimento del pistone all'interno del cilindro, pernettendogli di rimanere sempre ben in asse durante il suo movimento. |
 Il guidamolla, come potete vedere è a tutta lunghezza. Visto il diametro potrebbe essere una buona idea eseguire una camiciatura, ma non ritengo affatto che sia necessario. |
 La molla. Dopo aver levigato e lucidato le spire di testa, le ho ribrunite con un brunitore a freddo. Le misure sono in linea con quelle che si trovano sulla scheda di omologazione. |
 Utilizzando un miniutensile, un apparecchietto alla portata di chiunque sia come prezzo che come facilità di utilizzo, e trattiamo la parti di testa della molla, in modo da eliminare tutti gli spigoli taglienti. Sempre utilizzando lo stesso attrezzo ricaviamo una camiciatura per il pistone da un manicotto di ottone cromato da idraulica. Ricordiamoci di usare sempre gli occhiali protettivi, e cosa spesso trascurata, la mascherina, per evitare di respirare le polveri del metallo che taglieremo. |
 Utilizziamo un calibro per misurare l'interno del pistone, 81 mm nel nostro caso, e il diametro esterno della molla, 18,2 mm. Aggiungiamo al diametro della molla 0,4 mm, moltiplicati per 2, che e lo spessore del tubo, e moltiplichiamo per 3,14. Togliamo 5 mm per la guida, e otterremo un totale di 55 mm. La nostra camiciatura sarà di 81x55 mm. Ricopriamo il manicotto di nastro per carrozziere e disegniamo lo sviluppo della nostra camiciatura. |
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 Per realizzare una camiciatura si possono utilizzare anche altri tipi di materiale, come ad esempio le confezioni spray, che sono generalmente realizzate con lamierini spessi. Alcuni utilizzano addirittura il PET delle bottigliette di acqua, o il lamierino delle lattine. E' mia opinione che una camiciatura troppo sottile sia del tutto inutile. Se non c'é spazio per una camiciatura fatta come si deve, allora vuol dire che la camiciatura è del tutto inutile. All'interno della HW 30S, ad esempio c'é spazio a sufficienza per ben due camiciature. Soluzione che a molti non aggrada, per la quale personalmente non ho alcun pregiudizio. |
 La camiciatura va inserita all'interno del pistone. come si può vedere dalla foto, e ha lo scopo di ridurre lo spazio tra la parete interna del pistone e il diametro esterno della molla. E' di tipo aperto perché è necessario lasciare lo spazio per lo scorrimento della leva di armamento all'interno della guida. Molto probabilmente, in questo caso si tratta di un accorgimento inutile, in quanto una camiciatura fatta su tutto il diametro esterno della molla, difficilmente andrà ad interferire con le operazioni di caricamento. |
 In caso la carabina abbia perso sprint, è possibile spessorare la molla utilizzando una comune rondella di acciaio da mezzo pollice che si può trovare in vendita dal ferramenta. Prima di inserirla, però, è necessario verificare che la coda del pistone agganci lo scatto. Per verificarlo occorre inserire il guidamolla all'interno del pistone, e poi inserirlo all'interno del blocco dell'azione completo di pacchetto di scatto. Come potete vedere una rondella ci sta, anche se il guidamolla è a tutta lunghezza. Due non ci starebbero affatto. Meglio, così. E' comunque preferibile sostituire la molla piuttosto che spessorarla, ma se fosse necessario, sarebbe meglio allargare leggermente il foro della rondella, in modo che diventi più largo del diametro esterno del guidamolla. |
| La camiciatura del pistone, l'eventuale camiciatura del guidamolla o il totale rifacimento di quest'ultimo, sono operazioni eseguite allo scopo di ridurre le reazioni dell'arma all'atto dello sparo. Molti confondono queste reazioni con il semplice "rinculo". In realtà, una carabina a molla, al momento dello sparo, riceve una spinta all'indietro uguale alla spinta che la molla cede al pistone. Questa reazione è inevitabile e in linea di massima è tanto maggiore quanto è maggiore la potenza dell'arma. Il rinculo fa parte del carattere delle springer. Questi interventi, che di fatto sono economici, alla portata di tutti e non modificano in maniera permanente l'arma, sono tesi ad "impacchettare" ben bene le parti meccaniche in movimento, in modo che queste abbiano un comportamento sempre coerente con la direzione del loro asse. Quando una molla si comprime, tenderà a spanciarsi e a piegarsi. Guidamolla e parete del pistone tendono ad impedire che la molla si pieghi ad arco durante la compressione. Se lasciamo molto spazio tra guidamolla, molla e pistone, la molla comprimendosi assumerà un aspetto ondulatorio simile ad una "S". Stringendo sempre di più le tolleranze tra questi elementi, ed impacchettandoli ben bene, costringeremo la molla a comprimersi rimanendo il più possibile in asse. Quando questa verrà rilasciata, esprimerà tutta la forza in direzione del suo asse, nel verso del pistone, ma di conseguenza, anche nel verso opposto, generando l'inevitabile rinculo. Se invece lasciamo la molla libera di comprimersi come vuole, questa assumerà il tipico aspetto a serpentina, e quando verrà rilasciata, parte della sua energia si svilupperà in direzione dell'asse, spingendo il pistone e provocando il rinculo, ma ci sarà anche una componente della sua forza che si esprimerà in direzione non coerente con l'asse, ora verso l'alto e ora verso il basso. La carabina, quindi non solo rinculerà, ma sarà sottoposta a delle oscillazioni che la faranno vibrare. Se la carabina è pessima e costruita con tolleranze allegre, le vibrazioni che riceverà al momento dello sparo saranno ben avvertibili dal tiratore. La sensazione di rinculo sarà spiacevole e il rumore metallico e terribile. Se la carabina è ottima, come lo sono le Weihrauch, la vibrazione sarà veramente minima e poco avvertibile, rispetto al rinculo. Non è detto però che le vibrazioni non ci siano, quindi se adotteremo alcuni accorgimenti, quali la camiciatura, avremo comunque dei vantaggi, anche se difficilmente ce ne accorgeremo. Provate a fare una semplice camiciatura con la lattina di birra ad una Norconia e questa cambierà radicalmente, sia come comportamento che come rumore. Intestate e lucidate la molla, costruite una guida su misura, fate una camiciatura e montate un top-hat su una Weihrauch ed è possibile che il tiratore non avverta alcun immediato cambiamento. Tra tutte le Weihrauch, la piccola HW 30S sorprende per la sensazione di mancanza assoluta di rinculo. Questo è dovuto sicuramente al fatto che la carabina, essendo nata piccola, ha una corsa corta e rapidissima, unita ad un pistone leggero. Non è da sottovalutare però, anche il fatto che la HW 30S risulta meno potente rispetto alle altre Weihrauch, anche in configurazione "depo". Cronografo alla mano, così come escono dalla scatola, tra la HW 30S e la HW 977 ci passano quasi due Joule di differenza, con la HW 30S che supera di poco i 5,5 Joule e la HW 977 che arriva tranquillamente a 7,5. Potenziando la HW 30S, aggiungendo delle ranelle per creare spessore, in modo da farla arrivare almeno ai 7 Joule, il rinculo inizia ad essere avvertibile. Inoltre sono convinto che il divertimento di una HW 30 da 7 / 7,5 J sia di breve durata. La molla originale della HW 30 S è piuttosto debole e si snerva facilmente. Nel giro di pochi mesi la carabina tornerà ai suoi canonici 5,5 Joule, con la differenza che la molla sarà piegata e snervata. Tenete presente che con la HW 30S in configurazione originale ho sparato con soddisfazione fino alla distanza di 50 metri. Aumentare la potenza a discapito precisione potrebbe essere un comportamento a lungo andare controproducente. Ricordate che i bersagli è sufficiente colpirli, non distruggerli. |
 Siccome la molla quando si comprime fa ruotare leggermente le spire di testa, per evitare che il lato non intestato, grattando sulla base del cilindro possa produrre della limatura di ferro, è preferibile mettere comunque una rondellina sotto la molla. Io consiglio di utilizzare un rasamento molto sottile, per non andare a comprimere troppo la molla. Attenzione, se lo spessore della rondella fosse troppo grande, il pistone potrebbe non agganciarsi. |
Aggiungere uno spessore incrementa l'energia erogata dall'arma. Evitate di aggiungere questi spessori se non avete modo di controllare l'energia cinetica dell'arma attraverso l'uso di un cronografo balistico. Difficilemente avremo questo problema con la HW 30S, ma in ogni caso, ripeto, che è mio avviso che aggiungere una o più rondelle non farebbe altro che accelerare l'usura della molla. E' probabile che si debba cambiare la molla della HW 30S un po' più spesso rispetto ad altre carabine. Un rasamento da 0,2/0,3 mm sarà più che sufficiente a presevare la base interna del pistone e non influirà granché sulla compressione della molla.
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 Adesso possiamo iniziare a rimontare la carabina. Siccome useremo diversi tipi di grasso, è conveniente utilizzare dei fogli di giornale per proteggere il piano di lavoro. Ora inseriamo la camiciatura all'interno del pistone. Io mi aiuto utilizzando un po' di grasso al bisolfuro di molibdeno, più che altro per facilitarne l'eventuale estrazione. |
 La seconda camiciatura l'ho messa a 180 gradi rispetto alla prima. Vedete? in questa maniera l'interno del pistone rimane chiuso. Al solito ho spalmato del MoS2 per aiutarmi. Questo grassso rimarrà tra le due camiciature, e non se ne andrà in giro. |
 Come potete vedere le due camiciature formano un corpo unico e chiuso. Le guide, però, hanno abbastanza spessore da far scorrere il dente della leva di rinvio all'armamento. |
 Passiamo ora alla lubrificazione del mantello esterno del pistone. Sulla punta del pennello è presente la quantità da spalmare uniformemente su tutta la superficie esterna del pistone. Vale sempre la regola: "così è troppo, mettine meno!". |
 Evitiamo di sporcare la guarnizione di testa. Non mettiamo grasso neppure sul mantello esterno della guarnizione, tanto, non appena spareremo il primo colpo, il poco grasso presente finirà dappertutto. Inseriamo il pistone all'interno del cilindro, facendo attenzione a posizionare correttamente la guarnizione di testa secondo la linea che abbiamo tracciato durante lo smontaggio. Muovere il pistone su e giù all'interno del cilindro, come consigliano molti, è inutile se abbiamo messo poco grasso e non abbiamo sporcato il mantello della guarnizione. |
 inseriamo la leva d'armamento in sede e rimettiamo la spina al suo posto. Dobbiamo fare tutto agendo dalla parte sinistra dell'arma. |
 Arriva la prima vera difficoltà; reinserire i rasamenti al suo posto. Tenete presente questo passaggio, prima di smontare l'arma, perché c'è il caso che non riusciate a rimettere al loro posto le maledette rondelline. Qualcuno consiglia infatti di effettuare lo smontaggio togliendo la spina che fa da perno allo snodo che si vede in fotografia. Io non l'ho fatto. Prometto che mi informerò meglio su questa possibilità. Sporchiamo le sedi dove andranno a collocarsi i rasamenti con grasso al bisolfuro di molibdeno per aumentarne la scorrevolezza. NOTA: Questa parte è più facile se abbiamo usato il trucco del filo elettrico. |
 Quindi riposizioniamo in sede la culatta. Muovendo la bascula, i rasamenti tenderanno in maniera naturale a posizionarsi nel modo giusto, ma, mai alla perfezione. Non appena intravedete un allineamento, anche minimo, inserite uno stuzzicadenti, e delicatamente cercate di allineare le rondelline ai fori mentre continuate a muovere la bascula. Potrebbe essere utile usare anche il manico di un pennellino sottile. Non appena l'allineamento è quasi perfetto, inserite la vite più lunga dalla parte sinistra dell'arma e avvitatela. Il rasamento seguirà la filettatura della vite e si posizionerà in maniera perfetta. Quando la vite smette di avanzare, colpitela con la mazzetta di gomma, fino ad incontrare la filettatura presente dall'altro lato. Quindi terminate di stringerla con il cacciavite. Non stringetela forte, anzi lasciatela molto lasca. Non c'é pericolo che si possa svitare, perché sarà bloccata dalla controvite. Controllate che la bascula avvenga senza sfregamenti. In caso notaste un eccessivo attrito nell'azionare la bascula, svitate un po' la vite. |
 Girate l'arma e stringete il controdado. Non dimenticate le rondelle elastiche all'interno di dado e vite. |
 A questo punto inseriamo molla e guidamolla all'interno del cilindro. Applichiamo un sottile velo di grasso filante su tutta la superficie della molla e della guida. |
 NOTA: Se la carabina dovesse perdere molta poenza, potete utilizzare 1 o al massimo 2 rondelle come queste da mettere preferibilmente dal lato guidamolla. Si tratta di un'operazione che vi permetterà di guadagnare un po' di tempo (poco) prima dell'inevitabile sostituzione della molla. Giusto la possibilità di continuare ad utilizzare la carabina il tempo necessario ad ordinare la molla nuova. La Wehrauch HW 30 ha un'energia iniziale di circa 6 J che in breve tempo si stabilizza sui 5 / 5,5 Joule. Ho fatto qualche prova in tal senso; con una rondella si può portare fino a 7 / 7,5 Joule, ma dopo un paio di mesi, di uso non troppo intenso l'energia scende nuovamente a 5 / 5,5 Joule, con la sola differenza che la molla precompressa si è snervata. E' fisiologico, non ci si può fare granché, la potenza della HW 30S è quella. Vi assicuro che non è male, basta e avanza per sparare in giardino. Evitate di aggiungere spessori se volete che la molla duri a lungo. Io ho messo solo il rasamento in fondo la pistone. |
 Arriva il secondo punto delicato; inseriamo il blocco dell'azione e spingiamolo all'interno del cilindro. Blocchiamolo temporaneamente con una chiave a brugola, o con il manico di un pennellino se preferite. A questo punto dovremmo avvitare la vite che tiene il blocco in sede. Per avvitarla, però è assolutamente necessario che la filettatura sia perfettamente allineata al foro. In caso contrario, diventa facile rovinare, anche in maniera irreparabile la filettatura, soprattutto in virtù del fatto che il blocco non è in acciaio, ma in zama, quindi meno resistente. |
 L'ideale sarebbe utilizzare un compressore per le molle, ma in mancanza io consiglio di fare così. Posizionate la spina più corta all'interno del foro sotto la sicura. Prendete il cilindro e premetelo, utilizzando la sola mano sinistra, contro il tavolo in modo da allineare bene i fori. Con la mazzetta di gomma, colpite leggermente la spina fino ad inserirla perfettamente. Potrebbe essere necessario muovere leggermente il cilindro fino a trovare l'allineamento perfetto, per questo motivo è assolutamente necessario usare la mazzetta in gomma, e colpire la spina delicatamente. Se non entra controllate l'allineamento. Una volta inserita la spina avvitate la vite e togliete la spina per far posto allo scatto. |
 Prendiamo lo scatto che era stato messo a bagno d'olio lubrificante. Asciughiamolo e passiamo del grasso su tutti i punti di contatto. |
 Rimettiamo in sede lo scatto, e inseriamo la spina più lunga, quella anteriore. Ricordate che dovete agire con la carabina posizionata sul lato sinistro. |
 Con il pacchetto di scatto libero di ruotare, inserite la sicura, e poi bloccatele posizionando in maniera corretta lo scatto. Molti preferiscono eseguire questa operazione con la catena di scatto armata, ma personalmente trovo questo metodo più semplice. |
 Rimettiamo a posto l'ultima spina. |
 La meccanica la puliamo con la cera per auto. Deve essere il prodotto classico, ovvero la cera che si stende e si lascia asciugare. Leggete l'etichetta, perché alcune sono un po' abrasive. Quando diventa biancastra e solida la si rimuove. La cera penetra nei pori e nelle micro cavità del metallo, garantendo una adeguata e duratura protezione. Non usate uno di quei nuovi prodotti auto lucidanti, perché sono a base d'acqua. |
 Lasciamo la parte che verrà nascosta dalla calciatura un po' umida di olio per armi. |
 Rimontiamo calcio e ponticello e diamo un'ultima pulita. Spariamo un paio di colpi di prova, e se è tutto a posto rimontiamo anche l'ottica. |
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 Il risultato di questo semplice tuning, alla portata di tutti, lo vedete in foto: 25 metri, da seduto, senza appoggio. La rosata è un po' spostata, perché dopo aver tolto l'ottica avrei dovuto ricentrarla. |
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